San Biagio Platani: Parte la raccolta firme per la richiesta di un centro di riabilitazione
Alice rise: “è inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile.”
“Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribattè la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.”
— Lewis Carroll
dal libro “Alice nel paese delle meraviglie “
SOTTOSCRIVI ANCHE TU: RICHIESTA
DI UN CENTRO DI RIABILITAZIONE
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DI BIVONA
Parliamo di cose impossibili, il periodo di recessione economica rende difficile mantenere l’attuale stato sociale, figuriamoci creare ex novo una piccola struttura di riabilitazione nei paesini dell’entroterra. Dovremmo però, dire cose necessarie, infatti, la nostra iniziativa vuole dare risposta ai bisogni delle persone diversamente abili o comunque afflitte anche temporaneamente da un handicap. Questi cittadini residenti a San Biagio Platani e negli altri paesi del nostro Distretto Socio-Sanitario non hanno la possibilità di usufruire, in loco, dei servizi di riabilitazione a cui hanno diritto secondo la L.104/92.
Le strutture comunque esistenti non offrono una gamma di prestazioni atti a soddisfare i bisogni particolari di alcuni soggetti (ad esempio la psicomotricità e la logopedia). Gli unici Centri relativamente vicini, che offrono un servizio più completo, si trovano a Mussomeli, Cammarata e Agrigento. Spesso si verifica che tali Centri hanno una lista di attesa troppo lunga. I bambini non possono posticipare di qualche anno le terapie specialistiche perchè verrebbero a perdere buona parte dei vantaggi che tali interventi danno nell’età evolutiva. Infatti, uno dei primi principi su cui si basa la riabilitazione è l’intervento precoce.
Si fa presente che le terapie riabilitative possono richiedere una frequenza di tre o quattro volte la settimana. quindi i soggetti in situazione di handicap, spesso anziani o bambini, sono costretti a sottoporsi, a volte per anni, paradossalmente, ad una fatica considerevole per recuperare o evolvere le loro condizioni. Tanti di questi pazienti sono dei bambini molto piccoli, e comunque persone con varie patologie e dopo tali e frequenti viaggi sono talmente infastiditi da non poter cogliere appieno i benefici delle cure.
Le motivazioni che rendono auspicabili una “VERA” applicazione delle leggi a favore dei portatori di handicap sono svariate, e alcune di queste investono in pieno tutta la famiglia che, vivendo già in una situazione altamente problematica, si trova a dover fronteggiare da sola molte delle difficoltà legate alla condizione del congiunto, sobbarcandosi per anni di oneri economici (viaggi, ticket, ecc) e di veri e propri tour de force per raggiungere più volte la settimana l’ambulatorio o il professionista della riabilitazione.
Chiediamo, quindi, che anche nel nostro territorio le persone in situazione di handicap e le loro famiglie possano trovare delle riposte a sostegno della loro condizione:
– ambulatorio di riabilitazione ove sia possibile usufruire anche di fisioterapia, logopedia, psicomotricità;
Il servizio potrebbe essere erogato in ogni singolo Comune facendo ruotare i terapisti. In questa ipotesi si darebbe un miglior servizio agli utenti e si eviterebbero le relative spese di trasporto. Oppure l’ambulatorio potrebbe avere una sede fissa pur mantenendo il “servizio ambulante” per taluni soggetti. In questo caso, a nostro parere, il comune atto ad ospitare l’auspicato Centro di riabilitazione, è Alessandria Della Rocca in base al principio dell’equidistanza.
Vi preghiamo, infine, di attenzionare a qualsiasi livello (Azienda, Provincia Regione, Comuni) tale necessità, al fine di permettere ai diversamente abili e alle loro famiglie una qualità di vita migliore e più serena.
Ringraziando per l’impegno e l’attenzione porgiamo distinti saluti.
ins. Salvatrice Raimondi
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