“Montagne” di adesioni spontanee: San Biagio Platani si riappropria degli Archi di Pasqua 2018
La festa degli Archi, si sa, è un microcosmo variegato con un grado di complessità architettoniche per le varianti culturali, antropologiche e tradizionali, in essa comprese. A San Biagio il giorno di Pasqua, con la magnificenza delle cornici cromatiche che connotano “l’appartenenza”, rappresenta l’apoteosi tra il sacro e le maestranze locali.
Il paese si riappropria, dopo un anno di stasi, della sua festa, e soprattutto, della sua identità offuscata ma mai doma. L’aria che si respira in questi giorni è quella della rivalsa, della voglia di fare, della tradizione riaffiorata. L’istituto festivo 2018 è la riaffermazione e al contempo negazione della montagna scura che ha circondato, ultimamente Sammrasi. Sarà una primavera diversa, più luminosa, più sana, la stessa che unirà il popolo in un grido artistico/creativo comune ed incondizionato. Il progetto pasquale è stato fortemente voluto (oltre che da tutta la cittadinanza, vista l’adesione) da un gruppo “creativo” no profit che ha saputo coinvolgere le diverse categorie incentivando i sambiagesi e non, finanche con raccolte spontanee alle quali vi invitiamo a partecipare=> (CLICCA PER LA DONAZIONE). La necessità del fare sambiagese è sottesa all’attuale insorgenza del fenomeno dell’associazionismo, del volontariato.”Amicus certus in re incerta cernitur” una frase quanto mai attuale di Ennio dimostrante che nell’associazionismo e nel volontariato si riconoscono attività pratiche, materiali, capaci di ristabilire legami sociali e simbolici, di rigenerare un senso di comunità per ricolmare le fratture ricomponendo, in questo modo, il senso di una Comunità rigenerata negli Archi di Pasqua 2018.