Si rinnova anche quest’anno l’antica tradizione che vede i sambiagesi riunirsi nella piazza principale del paese, Strada Piazza, per assistere a quella che si colloca come l’ultima celebrazione della Settimana Santa, la Resurrezione di Cristo.  Viene chiamata “L’incontro” e avviene la domenica di Pasqua, per due volte di fronte alla Chiesa Matrice. È una delle più suggestive tradizioni di San Biagio Platani, un momento che ripropone ai paesani e ai tanti visitatori che ogni anno rivivono la storia della Resurrezione di Gesù. Ha inizio quando la statua della Vergine Addolorata trasportata dai fedeli, si prostra dinnanzi Cristo Risorto nel centro degli Archi Centrali dinnanzi alla Chiesa Madre. Così la Madonna ed il Cristo si trovano uno dinnanzi all’altra: improvvisamente il mantello nero che prima ricopriva il corpo della Madonna viene tolto da un’angelo appeso, lasciando spazio ad un manto azzurro. La banda del paese incomincia a suonare melodie festose, e le statue vengono fatte sfilare.

È una rappresentazione, quella de “L’incontro”, molto sentita in questo piccolo comune della Sicilia, che fa parte di una più ampia “liturgia”, testimonianza di ciò che in Sicilia avviene ancora durante le feste di Pasqua: simboli, tradizioni, fede a cui non si vuole rinunciare per niente e nessuno. La cornice nella quale è immerso questo rito è una delle più belle al mondo, stiamo ovviamente parlando, degli Archi di Pasqua. Quest’anno per circa 25 giorni le Confraternite, Madunnara e Sigurara, hanno preparato tutte le strutture e la notte scorsa hanno finito di montarle adornandole con materiali naturali lavorati artigianalmente  e sapientemente collocati in un trionfo artistico dove il retaggio culturale e l’appartenenza ha la meglio su tutto e tutti. Per capire ed assaporare le magnificenze 2015 mostriamo di seguito alcune foto: