Al museo degli Archi di Pasqua per ammirare il Presepe di Pane Artistico

Al museo degli Archi di Pasqua per ammirare il Presepe di Pane Artistico

10830712_486347171507244_293478188327121080_oIl Presepe di pane è l’evento che chiude l’attività annuale della Pro Loco sambiagese, rappresenta un appuntamento importante nel contesto delle varie iniziative natalizie ed è unico nel suo genere. Rimane aperto al pubblico dal 21 Dicembre all’Epifania, con turni di apertura mattutina e serale e sarà allestito nella splendida cornice offerta dal Museo degli Archi di Pasqua a San Biagio Platani. Quella di quest’anno è la 1a Edizione. E’ un evento che affonda le sue origini nella tradizione cristiana ed il connubio con il Presepe nella Chiesa Madre adornato dal Gruppo dei Presepisti, il Presepe vivente a li Pili e il suddetto Presepe di Pane della Pro Loco in unione con la Comunità Ecclesiale sarà una fantastica comminata nei meandri della religione cattolica riferentesi alla nascita di Gesù e a tutte le immagini iconografiche che da essa ne derivano. Quest’anno a San Biagio Platani la visione artistica dell’evento avrà una prospettiva triplice dunque, quello che più attrae e fa capire la portata di questi 3 diversi Presepi è il lavoro immane che sta per essere compiuto dalle persone (grandi e piccole) sambiagesi in un trionfo artistico che si chiamerà “La Via dei Presepi”. Osservando i lavori in corso nel Museo, la caratteristica principale è data del fatto che è costruito interamente in pasta di sale, in tutti i suoi aspetti, e le lavorazioni vengono eseguite dalle abili mani delle panificatrici sambiagesi, che si impegnano nel preparare i personaggi decorandoli ed adornandoli con indumenti caratteristici dell’epoca, strutturando di conseguenza una magnifica cornice tratta dalle 23 scene della Pastorale che Padre Fedele Tirrito compose tra gli anni 1759 – 1762.
DSC_0737Questo un’altro tema, che fa onore alla Pro Loco, riscopre le scritture di un grande ed eclettico personaggio che adorna e innalza la storia artistico/religiosa/letteraria del paesino montano. Il Presepe deve infatti essere collocato in un’ottica sacro-comica qual è quella de “L’Emancipazione dell’Uomo operata dal Verbo” o meglio conosciuta come “La Pastorale”.  Tutti i personaggi, forgiati dalle abili mani delle signore, prendono forma lentamente e rappresentano diversi momenti di vita del classico panorama del Presepe nel quale emerge nella fede popolare un dato culturale molto importante per noi, che è quello di utilizzare un elemento fondamentale per la vita di tutti i giorni, quale è il pane, per dar vita ad una espressione concreta di fede. D’altronde, caratteristica del Presepe è che, ovunque nel mondo, è costruito con le materie prime che le diverse realtà territoriali producono. Le tecniche per la realizzazione del pane speciale richiedono non solo competenza, ma l’ausilio di specifici strumenti indispensabili per la decorazione, quali le rotelle usate prevalentemente per ritagliare e rifinire, particolari timbri che vengono utilizzati per imprimere la superficie del pane con DSC_0721figure varie di fiori, animali, frutti e quant’altro. Non manca l’utilizzo creativo e fantasioso di attrezzi presi in prestito dalla cucina, come coltelli e forbici o di altri piccoli oggetti presenti nella casa. La tecnica manifatturiera della pasta di sale, ottenuta attraverso la rapida modellazione dell’impasto, conferisce splendore a questi piccoli capolavori. In definitiva San Biagio Platani versione natalizia offre una miscellanea di eventi che adorneranno e scandiranno i vari momenti festivi e baldanzosi del periodo invernale. Basterà affacciarsi dalla porta ed essere coinvolti dalle voci di giubilo imperanti.

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